A cura di Luca Giunta Baroni

I sontuosi intagli con motivi di drago, le forme ricurve e le volute squamate dei braccioli permettono di collocare l’esecuzione di questa poltrona nell’ultima fase della dinastia Quing (1644-1912) e, più probabilmente, entro il XIX secolo, quando gli artigiani delle province orientali costiere iniziarono a produrre oggetti direttamente ispirati a modelli occidentali1.

Il gusto sovrabbondante della decorazione era particolarmente in voga nell’area cinese di Canton (Guangzhou), i cui prodotti sono caratterizzati, come la nostra sedia, dall’uso di blocchi singoli di legno duro per l’intaglio degli elementi ricurvi. Il gusto europeo delle volute, sconosciuto all’arte classica cinese, suggerisce che l’opera sia stata eseguita per l’esportazione o per una ricca famiglia locale occidentalizzata.

La popolarità di tali modelli, diffusi in tutto il sudest asiatico, rende difficile collocarne con esattezza l’esecuzione, che potrebbe essere avvenuta nell’area costiera cinese (Canton), indocinese o del sudest asiatico.


1 For a general overview of Quing furniture cf. Shixiang 1990 and Jiaqing 1995. On the reuse of Western models, see Liu, Cionca, Timar 2015, pp. 253-262. On the types of wood see Kaner 2013a, pp. 9-18, and Kaner 2013 b, pp. 31-40.

Wang Shixiang, Connoisseurship of Chinese Furniture: Ming and Early Qing Dynasties, 2 volls., Chicago 1990

Tian Jiaqing, Classic Chinese Furniture of the Qing Dynasty, Hong Kong 1995

Xin You Liu, Marina Cionca, Maria Cristina Timar, A comparative study of 17th century Ming and Western European chairs, “European Journal of Science and Theology”, XI, 1 (Febbraio 2015), pp. 253-262

Jake Kaner and. oth., A reevaluation of woods used in Chinese historic furniture, “Bulletin of the Transilvania University of Braşov”, VI, (55), n. 1 (2013), pp. 9-18

Jake Kaner and oth., A reevaluation of woods used in Chinese historic furniture, “Bulletin of the Transilvania University of Braşov”, VI, (55), n. 2 (2013), pp. 31-40

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