Bellezza & Bizzarria

Antichità dall'Occidente all'Oriente

24 settembre – 2 ottobre 2022

Cortona Fine Art, Milano Italia

Opere Esibite

A cura di Luca Giunta Baroni

‘Eclettico, molteplice, multiforme’. La descrizione del carattere dell’imperatore Adriano, tracciata nell’ Epitome de Caesaribus e ripresa in un celebre scritto di Marguerite Yourcenar, sembra costituire lo spunto ideale anche per introdurre le opere raccolte in questo terzo catalogo dalla Galleria Cortona.

Rispetto al precedente volume, The Seduction of Drawings (2021), la scelta si è ampliata a includere oggetti di diversa natura. I disegni antichi mantengono la maggioranza, con una stimolante selezione dal XVI al XIX secolo tra cui spiccano, per rarità e bizzarria, fogli di Tanzio da Varallo, Pier Francesco Mola e Giovanni Battista Tiepolo, ma anche, nell’anno che segna il secondo centenario della morte, una monumentale Celebrazione di Antonio Canova eseguita da Michele Sangiorgi e legata a un commovente ricordo biografico del grande artista.

Alle opere su carta si accompagna una pregiatissima teoria di dipinti accomunati dal formato ridotto, dalla straordinaria preziosità esecutiva e dalla celebrazione della figura infantile o femminile: dalla brillante Sacra Famiglia di Antonio Viviani, forse il più importante allievo urbinate di Federico Barocci, al gruppo di putti ritratto su un sognante sfondo azzurro da un giovane Giovanni Battista Salvi, il Sassoferrato, fino al superbo quartetto di dipinti neoclassici che permettono di confrontare i virtuosismi cromatici di Felice Giani, Pelagio Palagi e Giuseppe Bernardino Bison con quelli di un artista non ancora identificato ma che si muove nell’orbita del classicismo italiano.

Restando sulla pittura spicca poi, per le importanti dimensioni e l’altissimo profilo qualitativo, un’inedita Maddalena di Giulio Cesare Procaccini, condotta con una libertà di pennello prossima a quella del disegno che rievoca la celebre definizione data da Longhi di ‘Abbozzo autonomo’. Assieme a quest’ultima un’unica, ma eccezionale acquaforte, precoce traduzione cinquecentesca di un’opera perduta del milanese Giuseppe Arcimboldo, ricorda le radici lombarde della Galleria Cortona e il suo storico interesse per l’incisione.

La parte forse più eclettica del catalogo e potenzialmente più rilevante per la storia degli studi, cui aggiunge pagine di notevolissima qualità e interesse, è però costituita da un superbo trittico di sculture di medio formato eseguite tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo dai tre massimi virtuosi dell’intaglio e della plasticatura: Giacomo Piazzetta, Giovanni Bonazza ed Andrea Brustolon. Protagonisti del Barocco veneziano ed europeo, i tre scultori si trovano qui riuniti in un dialogo che, superando le differenze tecniche, evoca la continuità e la forza della scultura lagunare in un’epoca ancora meno nota al grande pubblico.

La molteplicità delle forme, dei soggetti e delle destinazioni d’uso si riflette infine in tre oggetti che chiudono degnamente l’arredo di questa ideale wunderkammer: un piatto veneziano, uno scrittoio da viaggio franco-fiammingo di pregiati legni esotici e una poltrona con dragoni del sudest asiatico, opere che evocano la migrazione di forme e decorazioni e la potente seduzione dell’esotico e del bizzarro.

Alla varietà delle tipologie d’oggetto, delle provenienze, delle cronologie si accompagna quella dei punti di vista e delle opinioni. Rispetto ai precedenti volumi, questo terzo catalogo della Galleria Cortona si caratterizza per la presenza di una pluralità di interventi diversi, redatti da alcuni tra i massimi esperti nei relativi settori di studio e ai quali è stato accordata piena libertà creativa nel taglio e nella lunghezza della scrittura. Con precisa scelta editoriale, schede più brevi, limitate a un solido inquadramento critico e bibliografico, si alternano a veri e propri saggi capaci di illuminare una fase o un momento della storia dell’arte, fornendo nuovi spunti e stimoli all’occhio e alla curiosità. Il tradizionale strumento del catalogo di galleria si apre così a una forma più eclettica, nella quale la pluralità dei contenuti rispecchia quella dei soggetti. Una caratteristica che, si spera, possa renderlo una lettura gradita e stimolante tanto per gli appassionati d’arte che per i collezionisti e gli studiosi.