A cura di Luca Giunta Baroni

L’elegante foglio reca sul verso, probabilmente nella calligrafia dell’artista, la data ‘Xbre 72’ (Dicembre 1772) e un alto numero d’inventario (‘No. 3447.’).

La data corrisponde con quanto osservato da Jim Byam Shaw sui disegni di animali di Domenico: secondo lo studioso, molto di questi ultimi vengono realizzati dopo il ritorno dell’artista dalla Spagna (1770) e sono da mettere in relazione con la decorazione a fresco della villa di famiglia dei Tiepolo presso Zianigo, a nord-est di Padova.

Parte degli affreschi sono stati rimossi nel 1907 e sono oggi a Ca’ Rezzonico (Venezia); un’altra parte (tra cui gran parte delle piccole scene raffiguranti animali) sono rimaste in loco o sono andate distrutte.

Il nostro studio fa parte di un più ampio gruppo di schizzi di levrieri italiani (o whippets) sparsi tra il British Museum, l’Ashmolean Museum, il Wadsworth Atheneum, la Biblioteca Reale in Torino e diverse collezioni private e connessi da Shaw alle perdute ‘sovrapporte con cani’ descritte da Molmenti nel 1907 nel salotto di piano terreno a Zianigo1.

Nonostante la loro naturalezza, lo studioso puntualizza che ‘relativamente pochi di questi animali, e certo non quelli più esotici, sono stati disegnati dal vero’)2. Le fonti d’ispirazione di Domenico sono state identificate nelle stampe di Stefano della Bella (1610-1664), Wenceslaus Hollar (1607-1677) e dell’artista di Augusta Johann Elias Ridinger (1698-1767), del quale possedeva una vasta collezione.

Domenico Tiepolo, Italian greyhound in profile. Oil on canvas. Venezia, Ca’ Rezzonico (from the Tiepolos Villa in Zianigo)
Fig. 1. Domenico Tiepolo, Italian greyhound in profile. Oil on canvas. Venezia, Ca’ Rezzonico (from the Tiepolos Villa in Zianigo)

La fascinazione di Domenico per l’eleganza del profilo del cane è anche attestata dalla piccola tela oggi a Ca’ Rezzonico (fig. 1) identificata da Lorenzetti con il copricamino per la stanza di Pulcinella a Zianigo o, come suggerito da Guiotto, quale parte della decorazione di un’ala oggi distrutta della villa e interamente popolata da affreschi di animali3. Le somiglianze nella forma, nella composizione e nel paesaggio sullo sfondo tra le due immagini suggeriscono che il nostro disegno sia legato al medesimo schema decorativo.

1 Byam Shaw 1959, p. 392, nota 17.

2 Byam Shaw 1962, pp. 42-45.

3 Guiotto 1976, pp. 7-26; ma vedi anche Pedrocco 1988, p. 14 e Venezia 2000/2001.

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