Il mestiere dello storico dell’arte vive di emozioni e scoperte, di viaggi e studio assiduo. Il confronto è a mio parere uno dei fondamenti
per investigare sulle opere d’arte oggetto di ricerca, ma deve essere assiduo anche tra gli studiosi, i collezionisti e i galleristi. La galleria
di Enrico e Federico Cortona, come molti dei lettori sanno, è uno dei luoghi in cui tutto questo può avvenire.
Disegni antichi e dipinti, sculture e miniature si trovano all’interno delle stanze della galleria-studio dei Cortona posti in uno ‘sparpagliato disordine ragionato’ tipico forse più dell’accanito collezionista che del gallerista moderno. Oggetti che testimoniano la ricerca, il tempo dedicato alla loro analisi anche tramite il confronto e lo scambio tra studiosi, collezionisti e colleghi antiquari.
Insieme ai Cortona abbiamo scelto, dopo un lungo tempo di riflessione, i migliori diciannove disegni che potessero rappresentare non solo magnifici pezzi artistici di grande rarità e qualità, ma anche la passione per le opere su carta e per le sognanti suggestioni che questi oggetti con la loro concreta e al tempo stesso eterea presenza trasmettono. Molti di essi trovano riscontro con le rispettive opere finite, altri sono primi pensieri e studi che dovevano rimanere celati ai committenti poiché rispondevano esclusivamente alle esigenze e alle fantasie dell’artista, altri ancora, pochi rispetto al numero presentato, non hanno ancora una paternità precisa nonostante la relativa scheda possa suggerire una via da percorrere.
Scoprire significa giungere a conoscenza di qualcosa che prima era ignoto: si vogliono dunque svelare a un vasto pubblico tramite questo catalogo disegni importanti come i due Tiepolo (uno preparatorio per Palazzo Clerici a Milano), il Luca Cambiaso con il suo stile stereometrico per Palazzo Grimaldi della Meridiana a Genova, Ubaldo Gandolfi, la suggestiva scena di stregoneria di Domenico Guidobono; o ancora si ricordano i disegni neoclassici di grande raffinatezza formale (si vedano i fogli di Pelagio Palagi o di Andrea Appiani) fino a giungere agli anonimi che possiedono ancora il fascino arcano della mancata agnizione.
Sono certo che i lettori troveranno, oltre che interessante, affascinante il percorso che abbiamo scelto per contemplare e comprendere meglio la vasta modalità operativa e il dispiego di mezzi stilistici e tecnici che gli artisti del passato inventarono per trasferire su carta le loro preziose idee.
Se desiderate ricevere una copia del catalogo in formato cartaceo, Vi preghiamo di contattare la galleria.